Italia delude contro la Norvegia

Dalla partita contro la Norvegia ci aspettavamo un ulteriore progresso da parte della squadra, che però si è riscontrato solo in parte; un passo indietro dunque rispetto alla partita contro la Repubblica Ceca, ma con alcune note positive. Va innanzitutto rilevato che la Norvegia ha schierato per tutta la partita le sue due linee migliori, segno che la nostra prestazione contro la Repubblica Ceca aveva preoccupato le avversarie; altro elemento da mettere in evidenza è la prestazione molto positiva della nostra seconda linea (Neher-Di Nicola-Messere-Di Cola-Fischione).

Per contro il match ha confermato le nostre difficoltà dal punto di vista fisico-atletico: anche oggi da metà partita in avanti il calo è stato evidente, ed è un punto cruciale su cui intervenire per il salto di qualità che ci aspettiamo fra due anni. Nel 2° e 3° periodo poi abbiamo assistito a momenti di cedimento mentale che ci hanno portato ad incassare 3 gol in pochi minuti, e che dilatano il passivo oltre il lecito. Se a tutto ciò aggiungiamo la scarsa giornata di vena della nostra prima linea e della coppia arbitrale, il risultato acquista una sua logica.

Il coach schiera la squadra su due linee con pointer. Inizio frizzante, al minuto 0;30 Pedrazzoli impegna il portiere avversario, risponde la Norvegia al minuto 0:45 trovando Franco pronta. Al minuto 3:51 gol della Norvegia: Pedrazzoli non riesce a difendere la pallina sulla balaustra e sul ribaltamento la Norvegia insacca. Peccato perché stiamo imbrigliando il gioco alle nostre avversarie, che hanno difficoltà a far girare palla con fluidità.

Al minuto 5:26 Franco si oppone ad una conclusione avversaria, al minuto 6:44 bella azione manovrata delle azzurre che porta al tiro Pedrazzoli, sopra la traversa. Al minuto 6:53 ancora Franco si oppone ad una conclusione norvegese, poi al minuto 8:06 bella rotazione di palla delle nostre con conclusione di Pedrazzoli sopra la traversa. Al minuto 8:47 ancora Franco sugli scudi, che si ripete al minuto 11:42 con un provvidenziale doppio intervento.

La partita prosegue sul filo dell’equilibrio, con la Norvegia che fatica ad imporre la propria superiorità tecnica di fronte ad un’Italia abbastanza ordinata e pericolosa nelle ripartenze. Al minuto 14:54 bella azione di prima norvegese, ma Franco neutralizza con sicurezza la minaccia. Al minuto 17:38 Pedrazzoli si libera bene al tiro, ma non colpisce bene, poi al minuto 18:02 Fleischmann impegna la difesa norvegese, mentre al minuto 18:50 Franco para con sicurezza un tiro da fuori.

Così il secondo gol norvegese arriva come una doccia fredda ad un secondo dalla fine del periodo: Pedrazzoli si avventura in un’azione solitaria ma perde palla e sulla ripartenza la Norvegia segna. Andiamo così alla prima pausa sotto di due gol e con molti rimpianti.

Ripartiamo all’attacco: al minuto 20:23 una bella combinazione Pedrazzoli-Mangarelli-Mistri impegna il portiere; poi la Norvegia comincia a crescere, e si palesano i primi segnali di cedimento atletico: al minuto 21:57 la Norvegia colpisce il palo su contropiede veloce, e al minuto 22:27 realizza il terzo gol, sempre in ripartenza; ancora Norvegia pericolosissima al minuto 22:57 e 24:57. Il quarto gol realizzato al minuto 27:12 può essere visto come una logica conseguenza, ma la panchina protesta per un’invasione d’area non ravvisata dagli arbitri.

Le azzurre hanno un sussulto: al minuto bella azione in velocità della prima linea, ma non concretizziamo; poi al minuto 30:26 Di Cola al tiro, il portiere blocca. A metà periodo entra in gioco la nostra terza linea per dare un po’ di fiato alle compagne; al minuto 32:19 Norvegia al tiro, ma fuori, poi due minuti terribili, in cui prendiamo tre gol in rapida sequenza: minuti 34:07 (ma il gol è realizzato con mazza alta), 35:06, e 35:17. A questo punto la panchina chiama timeout per ricompattare la squadra.

Si riparte, e al minuto 36:30 è Franco a chiudere con un doppio intervento, poi al minuto 37:24 opportunità per Pedrazzoli, il cui tiro supera il portiere ma si stampa sul petto di un difensore norvegese posizionato davanti all’area piccola. Ancora Franco si oppone per due volte alle conclusioni norvegesi, e il secondo periodo si chiude sul punteggio di 7 a 0. Ripartiamo su due linee, e andiamo alla ricerca del gol della bandiera; al minuto 40:59 Fischione impegna il portiere su assist di Pedrazzoli, poi al minuto 43:04 l’Italia segna con un bel tiro in rotazione stretta di Pedrazzoli che sorprende il portiere sul suo palo, assistita da Fleischmann.

Subentra forse un calo di tensione dopo il gol, fatto sta che prendiamo 3 gol in tre minuti (44:08, 44:57 e 47:08. La squadra prova a reagire, sollecitata dalla panchina, ma il pallino è sempre in mano alla Norvegia; al minuto 48:47 Franco blocca una conclusione insidiosa, poi neutralizza un pericoloso 2 contro 1 al minuto 50:28. Al minuto 52:16 clamorosa occasione da gol sprecata dalla Norvegia, poi al minuto 54:22 Franco si oppone con il casco.

Poi si fanno vedere le azzurre: al minuto 54:47 Pommer prova con un tocco malandrino a sorprendere il portiere, che riesce a recuperare la pallina in extremis. Al minuto 56:01 è Mistri ad impegnare il portiere. Ma la Norvegia ha ormai preso il sopravvento, e realizza tre gol in un minuto (56:59, 57:17 e 57:28). L’ultimo sussulto delle azzurre non cambia il risultato: la partita si chiude 13 a 1.

MVP della partita Linda Pedrazzoli, croce e delizia del nostro attacco, ma vogliamo segnalare, nell’ambito della buona prestazione della seconda linea, anche l’attenta Tanja Di Nicola, che oggi ci ha molto impressionato. Ora le padrone di casa della Slovacchia per chiudere il trittico impossibile.

Leonardo Lanzoni

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